Maria Lucrezia Schiavarelli
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Medesimi rapporti, 2011, wall drawing acrilic and colour pencil on the wall, 220 x 220 cm

This project is born from the reflection about some shapes and symbols connected with the evolution of religious, philosophical, scientific ideas all along. In Medesimi rapporti I superimposed and revised the design of two maps, similar in graphics, but from different environments which remind in their composition of ancient Mayan and Aztec drawings like the partition of a circular calendar rather than the rose window stuctures in Christian churches. The first map corresponds to the map of constellations in the northern hemisphere which are seen at average latitude (as in Italy), the second is the iris chart drawn in the first half of the 19th century by Siegfried Rizzi, Iridology pioneer in Italy. The research on iris has ancient origins dating back to the Ancient Egypt Medicine (1500 BC.) and has continually developed especially in Western cultures. His map, dividing the eye in areas corresponding to the different human organs, allows to identify an ongoing sickness (physical or mental) or the tendency to catch particular diseases through iris colours and shapes. Both maps are circular, symbol of harmony, of the infinity, of the spirit as of the divine, but in this case the graphical representation of the eye refers to the human spiritual essence rather than his earthly and biological existence, to the human body and its organs, to health and illness. The graphical summary of all these elements opens an echo between opposing elements creating a new ambivalent coordinate system: eye/stars, earth/sky, body/soul, health/ illness, micro/macro, who sees/what is seen.


Questo progetto nasce dalla riflessione su alcune forme e simboli che da sempre accompagnano l'evoluzione del pensiero religioso, filosofico e scientifico. In Medesimi rapporti ho sovrapposto e rielaborato il disegno di due mappe, simili nella grafica ma provenienti da ambiti diversi, che ricordano nella loro composizione antichi disegni Maya e Aztechi come la suddivisione dei calendari circolari piuttosto che la struttura di uno dei tanti rosoni presenti nelle chiese cristiane. La prima mappa corrisponde alla carta delle costellazioni visibili dall'emisfero boreale alle medie latitudini (come in Italia), la seconda alla topografia iridea elaborata nella prima metà del '900 da Siegfried Rizzi, antesignano dell'Iridologia in Italia. Lo studio dell'iride ha origine antiche che risalgono alla Medicina dell'Antico Egitto (1500 a.c.) ed ha avuto continui sviluppi sopratutto nelle culture occidentali. La sua mappa, dividendo l'occhio in zone corrispondenti ai diversi organi del corpo umano, permette di individuare attraverso una lettura cromatica e morfologica dell'iride una malattia in atto (fisica o psichica) o anche la tendenza a contrarre particolari disturbi. Entrambe le mappe hanno forma circolare, simbolo dell'armonia, dell'infinito, dello spirito, come del divino, ma in questo caso la rappresentazione grafica dell'occhio rimanda più che all'essenza spirituale dell'uomo al suo essere terreno e biologico, al corpo umano e ai suoi organi, alla salute e alla malattia. La sintesi grafica di tutti questi elementi apre una continua eco tra elementi opposti creando un nuovo ambivalente sistema di coordinate: occhio-stelle, terra-cielo, corpo-anima, salute-malattia, micro-macro, ciò che vede-ciò che è visto.