Project TA TAN,2012-2013, drawings, installations, performance, artistic book.
image above: (installation detail) pencil drawing and watercolour on paper, 25,5 x 36 cm
TA TAN is a project born in collaboration with the contemporary dancer Sara Dal Corso.
Contemporary dancers don't necessarily see their bodies as an organic combination of muscles and bones. It's common
for them to envision the body and its movements with lines, flat surfaces, trajectories and points. My project with Sara
began precisely with the story of her peculiar and unique mental images. She thinks about and goes through dance
with them. Abstract images which I tried to translate and depict in my drawings. After this first step we decided to go
backwards and translate my drawings back to Sara's movements. Starting a mutual translation process which reputedly
could be endless. Therefore TA TAN is a project which starts with dance and drawing and returns to ponder language
and translation. Translation of two different artistic expressions, two ways of thinking, two points of view. The continuos
translation would like to reach the perfection, but to the contrary, is inherently and inevitably imperfect.
TA TAN è un progetto nato in collaborazione con la danzatrice contemporanea Sara Dal Corso.
I danzatori contemporanei non esperiscono il proprio corpo necessariamente come un insieme organico di muscoli
e ossa; anzi, è per loro pratica comune visualizzare il corpo e il movimento come fatto di linee, piani, traiettorie, punti. Il mio progetto con Sara è partito appunto dal racconto delle sue peculiari e personali immagini mentali, con le
quali lei pensa e sperimenta la danza. Immagini astratte che ho cercato di riportare e raffigurare attraverso il disegno.
Dopo questa prima fase è seguita la volontà di tornare in dietro traducendo nuovamente i miei disegni coi movimenti
di Sara, avviando un processo di traduzione reciproca che potrebbe continuare ipoteticamente all'infinito. Dunque TA
TAN è un progetto che prende le mosse dalla danza e dal disegno per tornare a riflettere sul linguaggio e la traduzione.
Traduzione di due differenti espressioni artistiche, di due pensieri, di due visioni, traduzione che vorrebbe tendere alla
perfezione ma che, al contrario e in quanto tale, è intrinsecamente e inevitabilmente imperfetta.
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